Gli Enti Locali, vista la continua diminuzione delle risorse trasferite dallo Stato centrale, sentono sempre più la necessità di avere entrate certe e rinnovate per poter continuare a programmare le opere fondamentali.
Il canone non ricognitorio sull’utilizzo del suolo pubblico a scopi commerciali delle strade e delle loro pertinenze, è una delle entrate certe su cui l’Ente può fare riferimento, anche perché è un’entrata patrimoniale “…che non grava direttamente sul cittadino, ma va a tassare quelle aziende che utilizzano il suolo pubblico pertinente alle strade di proprietà dell’Ente, per scopi commerciali e con fini di lucro”.
DEFINIZIONE ENTRATA:
Alcune tipologie di concessioni permanenti per l’occupazione di spazi ed aree pubbliche nonché di aree private sulle quali risulta costituita nei modi e nei termini di legge la servitù di pubblico passaggio, sono soggette, oltre che al pagamento della tassa di occupazione spazi ed aree pubbliche, anche al pagamento di un canone di concessione non ricognitorio secondo tariffa definita annualmente dall’organo competente (Comune).
Sono tenuti al pagamento il concessionario o, in mancanza, l’occupante di fatto, anche se abusivo.
Nel caso di pluralità di occupanti di fatto, gli stessi sono tenuti in solido al pagamento del canone.
Le occupazioni realizzate al di fuori della sede stradale sono comunque considerate come effettuate entro i limiti delle fasce di rispetto stradale e pertanto assoggettate al pagamento del canone.