L’Imposta Municipale Unica (I.M.U.) ha sostituito a decorrere dall’anno 2012 l’Imposta Comunale sugli Immobili (ex I.C.I.) .
L’I.M.U. è un’imposta a carattere reale che deve essere pagata da chi risulta proprietario o titolare di diritti reali di godimento su immobili (fabbricati, terreni agricoli o aree edificabili) situati sul territorio della Repubblica Italiana.
Con l’ausilio degli applicativi software utilizzati, a partire dal mese di gennaio di ciascuna annualità d’imposta, vengono avviate le elaborazioni necessarie all’aggiornamento della base dati, per individuare tutte le posizioni debitorie I.M.U. riferite ai soggetti passivi per l’anno d’imposta di riferimento, ed in particolare:
- – Verifica, allineamento ed eventuale integrazione di tutti i versamenti registrati ed acquisti dalle forniture messe a disposizione dall’Agenzia delle Entrate mediante il collegamento informatico “punto Fisco”, riferite all’anno d’imposta precedente.
- – Verifica, allineamento ed eventuale integrazione delle denunce di variazione pervenute, delle variazioni (MUD) registrate e trasmesse in formato elettronico dall’Agenzia del Territorio.
- – Aggiornamento delle anagrafiche di spedizione mediante importazione degli archivi di riferimento dalle banche dati Anagrafe comunale per i soggetti residenti e delle informazioni reperibili negli archivi dell’anagrafe tributaria mediante collegamento “Punto Fisco”, relative ai soggetti non residenti nel territorio comunale.
Le elaborazioni successive agli aggiornamenti “massivi” sopra descritti, restituiranno una serie di elenchi riferiti a posizioni per le quali sono richieste bonifiche “manuali” che verranno effettuate dagli operatori.
Tali elenchi verranno prodotti secondo una precisa classificazione di “anomalie” che renderà più agevole l’intervento manuale, come a titolo esemplificativo: elenchi di contribuenti con codici fiscali formalmente errati, posizioni riferite a dichiarazioni di variazioni riportanti dati erroneamente compilati (importo detrazione abitazione principale errato, mesi o percentuale di possesso errata, assenza di dati catastali, etc).
Concluse le attività di aggiornamento/bonifica della banca dati, si procederà alla generazione massiva delle posizioni imponibili IMU che verrà predisposta ad hoc per l’integrazione derivante dalle analoghe attività condotte parallelamente sui database relativi a TASI e TARI.
L’emissione degli avvisi di pagamento corredati dei modelli per procedere al versamento (F24 o apposito bollettino postale), avvengono dunque nel mese di marzo di ciascun anno, con largo anticipo rispetto alla prima scadenza di pagamento (maggio per la 1a rata TARI).
Per ottimizzare e ridurre al massimo la stampa su carta, oltre all’invio tradizionale tramite posta, gli avvisi di pagamento verranno recapitati altresì utilizzando ulteriori forme di trasmissione digitale a mezzo posta certificata (PEC) o mail ordinaria.
Gli applicativi utilizzati prevedono infatti la possibilità di registrare ed importare gli indirizzi Pec di tutte le persone giuridiche, acquisendo in maniera automatizzata i dati messi a disposizione dal Ministero dello Sviluppo Economico, mediante l’indice nazionale degli indirizzi di posta certificata delle imprese e dei professionisti realizzato da Infocamere.
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